Lis Mascaris |
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MASCHERE PER L'ALPINO |
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Unica
maschera al mondo dedicata agli Alpini. Maschera costruita in Kevlar. Nel retro l'Alpino rocciatore e di fronte
il muro col simbolo delle fatiche. Dimensioni 1,00m di Larghezza 2,20m
di Altezza |
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Il Friuli è sempre
stato terra di alpini. Non soltanto perchè, per la sua collocazione
geografica ai confini dell'Italia e per la sua conformazione morfologica, ha
ospitato reparti militari Alpini sin dalla fondazione del Corpo, ma anche
perchè, se interpretiamo la figura dell'Alpino nel suo complesso (non come
soldato "specializzato" dell'Esercito, ma come categoria
dell'anima) possiamo affermare che la gente del Friuli montano è stata
"gente alpina" prima ancora che gli alpini fossero "inventati"
dal cap. Parrucchetti nel lontano 1872. Nella popolazione carnica e friulana
in genere, infatti, ritroviamo quella fedeltà all'ordine sociale e militare,
quella rassegnazione a subire in pace e in guerra la sorta decisa "da
chi sa e da chi può", quella solidarietà montanara, quella capacità di
adattamento, quella saldezza morale, quella caparbietà nell'adempimento di
ciò che è sentito come dovere, che hanno reso celebri le truppe alpine in
pace e in guerra. Per questo motivo riteniamo che una storia recente del
Friuli Venezia Giulia non possa ignorare ciò che ha significato in oltre
cent'anni la presenza in queste terre di truppe alpine reclutate per lo più
nelle stesse zone d'impiego. Con tali premesse il "soggetto"
Alpino, non poteva non coinvolgere l'estro creativo del Circolo "Lis
Mascaris" che in occasione del 35° di fondazione del Gruppo Alpini di
Morsano, ha presentato al pubblico una stupenda creazione raffigurante nella
parte anteriore, un Alpino in cordata, su una pericolosa cengia, mentre si
sostiene con mano salda alla roccia e con l'altra regge il fucile e lo
sguardo è fiero ma rivolto lontano verso il nemico. Nella parte posteriore si
rappresenta uno scenario invernale con l'Alpino che procede a fatica nella
neve tenendo per le briglie il fido mulo, simbolo di tante fatiche e
compagnia, carico di doni per i commilitoni che più in alto, sui monti in
lontananza, nelle gelide trincee, vigilano soffrono e sperano nel suo arrivo.
Spicca su tutto una grande penna nera. |
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E-Mail: LisMascaris |
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